Situato nella Piana delle Sele circa 30 km a nord di Salerno, il Parco Archeologico di Paestum rappresenta il massimo esempio di arte e architettura della Magna Grecia che abbiamo in Italia, tanto da essere insignito del titolo di Patrimonio UNESCO. Si tratta infatti di una delle destinazioni storico-culturali più affascinanti della nostra penisola, dove è ancora possibile ammirare templi dorici perfettamente conservati e farsi un’idea di come si svolgesse la vita in un’antica colonia greca.
Ancora, oltre a vantare un patrimonio artistico, storico e culturale inestimabile, Paestum si trova in splendida posizione a pochi passi dal mare, a metà strada tra le bellezze della Costiera Amalfitana e le aspre alture del Parco Nazionale del Cilento. In ogni caso, se siete appassionati di Antica Grecia o Antica Roma, non potete assolutamente perdervi questa gemma archeologica immersa tra gli spettacolari paesaggi campani.
Le Origini di Paestum: un po’di Storia
La città di Posidonia venne fondata verso la fine del VII secolo a.C. da una minoranza dorica originaria della città di Sibari, nell’attuale Calabria. Molto probabilmente infatti, questa importante città della Magna Grecia desiderava ampliare il proprio dominio sui commerci marittimi nel Mediterraneo Settentrionale.
La massima espansione della città avvenne invece a cavallo tra il 560 e il 440 a.C., quando Posidonia rappresentava la più importante colonia greca della regione. Il centro urbano continuò a risplendere anche in seguito alla conquista lucana prima e a quella romana poi, ma cadde completamente in disgrazia all’inizio del nuovo millennio quando iniziò inesorabilmente a trasformarsi in una palude.
La riscoperta archeologica iniziò già in epoca rinascimentale, ma raggiunse il massimo impulso solo negli anni 60 del secolo scorso, quando l’area venne presa in carico dai Beni Culturali ed iniziarono gli scavi ed i restauri.
I Templi di Paestum da Vedere Assolutamente
Il fiore all’occhiello dell’Area archeologica di Paestum sono i suoi meravigliosi templi dorici, risalenti al periodo di massimo splendore di quella che allora era chiamata Poseidonia. I templi principali e meglio conservati della colonia greca sono tre e sono intitolati rispettivamente a Nettuno, Hera e Atena.
Il Tempio di Nettuno
Il Tempio di Nettuno, o Tempio di Poseidone, è il più grande ed imponente della vecchia polis di Poseidonia ma, al contrario di quanto potrebbe suggerire il nome, non è affatto dedicato al dio del mare. L’attribuzione a Poseidone infatti, deriva da un errore grossolano compiuto dagli archeologi ottocenteschi. Molto probabilmente invece, in questo vasto edificio religioso veniva venerata la dea Era.
Il Tempio di Nettuno è anche il più famoso dell’area archeologica, è completamente realizzato in travertino secondo lo stile dorico più classico ed è estremamente simile al Tempio di Zeus a Olimpia.
Il Tempio di Atena
Precedentemente noto come Tempio di Cerere, il Tempio di Atena è il più piccolo del Parco Archeologico, ma non per questo è meno affascinante degli altri. La struttura è formata da 6 colonne frontali e 16 laterali leggermente slanciate, appoggiate su un rilievo artificiale del terreno. Il pezzo forte del tempio è il suo frontone perfettamente preservato, caratterizzato da uno splendido fregio dorico con numerose metope. In epoca tardo romana, l’edificio venne anche adibito a chiesa.
Il Tempio di Hera
Situato parallelamente al Tempio di Nettuno, il Tempio di Hera è il meglio conservato di tutto il Parco Archeologico. Benché i timpani siano andati perduti infatti, la pavimentazione originale è ancora ben riconoscibile. In più, si tratta dell’unico tempio greco al mondo di cui si sia conservato fino ad oggi tutto il colonnato originale. Questo tempio è conosciuto anche come la Basilica di Paestum, perché quando venne riscoperto in epoca neoclassica si pensava fungesse da tribunale cittadino.
L’Heraion alla Foce del Sele
L’Heraion alla foce del Sele o Tempio di Hera Argiva è un santuario greco del VI secolo a.C. situato a circa 9 km dalle rovine di Paestum. Secondo la leggenda, sarebbe stato fondato da Giasone durante le avventure degli Argonauti. Si tratta probabilmente del primo luogo di culto fondato dai coloni greci provenienti da Sibari, ma purtroppo resta molto poco della struttura originaria.
Il Parco Archeologico di Paestum: le Principali Attrazioni
Oltre agli spettacolari templi greci di cui abbiamo appena discusso, l’Area Archeologica di Paestum vanta molte altre attrazioni storiche e artistiche che vale la pena visitare. Alcune di esse risalgono ai tempi della prima polis della Magna Grecia, mentre altre sono dovute agli interventi successivi attuati dai lucani e dai romani. Ecco allora cosa non perdersi durante una visita al parco.
La Cinta Muraria
Paestum è circondata da una cinta muraria di 4.75 km, quasi completamente preservata. Costruita in pietra locale, è intervallata da ben 28 torri a pianta quadrata e 47 aperture minori da utilizzare come ingressi secondari. Le porte principali della città invece, sono quattro e sono posizionate in corrispondenza dei punti cardinali. Partendo da nord e muovendovi in senso orario troverete nell’ordine la Porta Aurea, la Porta Sirena, la Porta Giustizia e la Porta Marina.
La Via Sacra e i Quartieri di Abitazione
La Via Sacra era invece la principale arteria di comunicazione della polis, una strada ampia 9 metri e lastricata in calcare che partiva dalla Porta Giustizia e terminava all’altezza del Tempio di Atena dopo aver attraversato tutta la città. Su entrambi i lati si estendevano invece i quartieri abitativi della città, l’area archeologica meno indagata di tutto il Parco.
L’Area del Foro e le Rovine di Epoca Romana
Per quanto riguarda invece i resti di epoca romana, la maggior parte di essi sono concentrati nella cosiddetta Area del Foro, ovvero la grande piazza di forma rettangolare che dopo la conquista andò a sostituire ed ampliare la vecchia Agorà greca. Attorno al Foro si trovano infatti molti degli edifici più importanti per la vita pubblica romana, come le Terme e l’Anfiteatro. Quest’ultimo è visitabile solo una parte, poiché metà di esso è ancora interrato.
Il Tempio Romano di Tipo Italico
Vicinissimo al Foro è anche possibile ammirare i resti del Tempio Italico, un santuario romano che molto probabilmente fungeva da Capitolium ovvero da luogo di culto per la Triade Capitolina: Giove, Giunone e Minerva. Si tratta di un tempio esastilo molto semplice, le cui parti meglio conservate sono le gradinate e l’altare principale.
La Piscina
Questa grande vasca rettangolare e i pilastri in pietra che la circondano sono tutto ciò che rimane del santuario romano dedicato alla Fortuna Virilis, un tempio di Venere dove si svolgevano riti di fertilità. Durante le cerimonie, le donne sposate che desideravano partorire senza complicazioni si immergevano nella piscina pregando la dea.
Il Bouleuterion
In epoca greca, con Bouleuterion si identificava l’edificio dove si riuniva il consiglio cittadino. Ogni polis ne aveva uno, e anche Peastum non era da meno. Curiosamente però, il Bouleuterion dell’antica Poseidonia era di forma completamente circolare. Oggi, tutto quello che resta della struttura originale è la gradinata su cui si sedevano i membri del consiglio.
Le Necropoli
Paestum è circondata da numerose necropoli, tutte situate esternamente alla cinta muraria. La più famosa di queste è la Necropoli del Gaudo, scoperta casualmente durante lo sbarco a Salerno dei soldati americani nel 1943, durante la seconda guerra mondiale. Qui sono state trovate sia sepolture di epoca della conquista greca che molto precedenti, con tracce risalenti addirittura al periodo paleolitico.
Il Museo Archeologico Nazionale di Paestum
Infine, prima di lasciare Paestum non potete assolutamente perdervi una visita al suo Museo Nazionale. È qui infatti che sono conservati tutti i pezzi più pregiati rinvenuti durante gli scavi archeologici, come le 33 metope dell’Heraion alla foce del Sele e le 6 del Tempio di Nettuno. Tuttavia, i reperti più preziosi conservati al museo sono senza dubbio le famosissime lastre funerarie della Tomba del Tuffatore, l’unico esempio di arte figurativa greca murale giunta fino ai giorni nostri.
Orari e Prezzi del Parco Archeologico
Il biglietto d’ingresso al Parco Archeologico di Paestum consente di visitare anche il museo annesso e la vicina Area Archeologica di Velia. Il parco è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:30 (ultimo ingresso ore 18:45), mentre le altre due attrazioni sono chiuse il lunedì.
Il costo dei biglietti è 12 euro per gli adulti e 2 euro per i ragazzi di età inferiore ai 25 anni e possono essere acquistati sia online che direttamente in loco presso la biglietteria vicina al Tempio di Poseidone. Da dicembre a febbraio è previsto uno sconto del 50% sulle tariffe intere.
Per rimanere sempre aggiornati in caso di variazioni in termini di costi e orari, vi consigliamo comunque di visitare il sito ufficiale al link www.museopaestum.beniculturali.it.
Dove si Trova Paestum e Come Arrivare
Il Parco Archeologico di Paestum è situato nel territorio comunale di Capaccio Paestum, in provincia di Salerno ed è facilmente raggiungibile sia in treno che in auto. La cittadina infatti dispone di una stazione dei treni dedicata, situata lungo la linea ferroviaria che collega Napoli Centrale a Reggio Calabria. Il tempo di percorrenza medio da Salerno è circa mezz’ora.
Se invece avete a disposizione un vostro mezzo di trasporto, seguite l’autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria e uscite a Battipaglia. Il casello autostradale si trova circa 20 km a nord rispetto al Parco Archeologico. Per chi arriva da sud, consigliamo invece di uscire a Eboli.
I Migliori Tour di Paestum Con Guida
Per i veri appassionati di arte e cultura greca e romana, consigliamo vivamente di visitare Paestum in compagnia di un’esperta guida locale che possa spiegarvi al meglio la storia degli edifici e raccontarvi le più interessanti curiosità sul parco archeologico e sulla vita dei suoi antichi abitanti. Per i più esigenti poi, sono disponibili anche visite guidate dagli stessi archeologi del parco.
I Migliori Hotel di Paestum
Benché il Parco Archeologico di Paestum possa tranquillamente essere visitato nel corso di un’escursione in giornata da Napoli o da Salerno, il modo migliore per apprezzarlo appieno e invece dormire in zona ed esplorare le rovine di prima mattina, anticipando la calca di turisti.
Ancora, l’area di Capaccio Paestum è particolarmente graziosa e vanta sia uno splendido mare che ampie spiagge di sabbia dorata, il che la rende perfetta per una breve vacanza in famiglia. Di seguito trovate una comoda mappa con i migliori hotel della zona.
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