La cucina islandese non è sicuramente tra le più conosciute e rinomate del mondo, anzi. Se ne avete sentito parlare, molto probabilmente è per via dell’hákarl, il famoso piatto tipico a base di squalo putrefatto tanto amato dagli islandesi quanto odiato dai turisti. Eppure, al di là delle sue componenti più stravaganti e hardcore, la gastronomia di questa piccola isola potrebbe riservarvi delle sorprese gradite.
Infatti, il cibo islandese è semplice e genuino, caratterizzato dal grande utilizzo di pesce, carne di pecora e volatili marini. Al contrario, le verdure sono quasi inesistenti nei piatti tradizionali, a causa delle temperature troppo rigide per la coltivazione.
Tutto ciò che era commestibile andava sfruttato e, di conseguenza, alcuni piatti tipici islandesi sono piuttosto particolari e non semplici da apprezzare per chi non c’è abituato.
Oggi, grazie agli scambi internazionali e all’impiego di serre riscaldate, è possibile trovare sull’isola qualsiasi alimento si possa desiderare (tranne il McDonald’s che è stato bandito dal suolo islandese nel 2008). Tuttavia, perché il vostro viaggio in Islanda possa dirsi completo, ci sono alcuni piatti tipici della tradizione islandese che dovete provare almeno una volta.
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Cosa si Mangia in Islanda
Mangiare in Islanda non è economico e andare al ristorante senza spendere un capitale potrebbe rivelarsi un’impresa anche nelle città principali. Per risparmiare, optate per lo street food locale, oppure comprate al supermercato o nelle fornitissime stazioni di servizio lungo la Route 1.
Il pasto tipico islandese si divide generalmente in due momenti: si inizia con una zuppa, a scelta tra carne, verdura o pesce, e si conclude con il piatto principale, solitamente preparato con carne di pecora o prodotti ittici. Alla fine, non possono mancare il caffè, un piccolo dolce e perché no, un bicchierino di liquore tradizionale.
Ma cosa mangiare? Quali sono i piatti da assaggiare assolutamente durante una visita in Islanda?
Hákarl
Il famigerato squalo putrefatto islandese. Il nome completo del piatto è kæstur hákarl la cui traduzione letterale è in realtà “squalo fermentato”. L’odore di questa pietanza è talmente nauseabondo che i centri di produzione devono trovarsi per legge lontano dai centri abitati. Inoltre, secondo la tradizione locale, solo i veri uomini sono in grado di mangiarlo senza avere conati di vomito.
Si tratta della carne frollata di squalo della Groenlandia, una specie molto abbondante nelle acque locali. Questo gigante marino non possiede un sistema urinario e per questo motivo, le sue carni sono contaminate dall’acido urico e di conseguenza assolutamente tossiche per l’essere umano.
Per renderlo commestibile, gli islandesi hanno imparato a lasciarlo fermentare così da eliminare le tossine. Il processo dura sei mesi e avviene in casse di legno sotto terra. Trascorso questo periodo, la carne viene tagliata e appesa ad essiccare. Il prodotto finale viene venduto a piccoli cubetti confezionati sottovuoto per contenere l’odore.
In realtà, il sapore è molto meglio di quanto non si possa immaginare una volta superato il fortissimo odore di ammoniaca. Il gusto è molto più simile ad un formaggio stagionato erborinato piuttosto che al pesce. Per gli islandesi è considerato una vera leccornia, e viene spesso accompagnato dal Brennevín, il tradizionale liquore a base di patate.
Ma dove comprare questa prelibatezza locale? Se vi sentite coraggiosi e volete sperimentare questo piatto per stomaci di ferro, sappiate che trovare l’hákarl islandese è facilissimo: è in vendita in ogni supermercato, ristorante e negozio di alimentari dell’isola.
Þorramatur
In realtà, più che di un piatto si tratta di una vera e propria selezione di cibi stagionati islandesi. Tutti i prodotti della tradizione vengono tagliati in piccoli pezzi e serviti con pane e burro. Oltre all’hákarl di cui abbiamo già parlato, può contenere molti dei prodotti elencati di seguito.
Il Þorramatur non è un piatto da tutti i giorni, ma viene riservato per le occasioni speciali. In particolare, viene consumato durante l’antico mese nordico Þorri, a cavallo tra gennaio e febbraio, e soprattutto in occasione della festa di metà inverno Þorrablót, quando gli islandesi ricordano e celebrano l’antica cultura vichinga.
Fiskibollur
Tra i piatti tipici islandesi non potete perdervi le Fiskibollur, deliziose polpettine fritte a base di pesce (spesso e volentieri merluzzo) uova e patate. Sono uno dei piatti preferiti dai giovani, ed è facile trovarle praticamente ovunque!
Skyr
Questo formaggio fresco spalmabile dalla consistenza simile allo yogurt è onnipresente sulle tavole islandesi. L’origine dello Skyr è antichissima, tanto che veniva consumato già in epoca vichinga. Inoltre, negli ultimi anni, questo prodotto caseario è finito sotto i riflettori anche in Europa e negli Stati Uniti: grazie alle sue ottime proprietà nutrizionali infatti, viene considerato in tutto e per tutto un “superfood”.
Se volete gustarlo nel modo più tradizionale, ricordate di chiederlo con la panna! In alternativa, può essere utilizzato come salsa per le pietanze a base di carne oppure diventare un ottimo dolce da colazione con l’aggiunta di zucchero o miele.
Pulcinella di Mare
Il pulcinella di mare, Lundi in islandese, è un piatto molto diffuso in Islanda, specialmente nelle isole Vestmann. La carne del volatile ha un gusto molto intenso e particolare e viene preparata sulla griglia, arrosto, affumicata o lessata.
Una curiosità islandese: la caccia alle pulcinelle di mare avviene ancora oggi secondo il metodo tradizionale vichingo ovvero arrampicandosi sulle scogliere verticali e catturando gli uccelli con un retino.
Svið
Se l’assaggio di hákarl non vi è bastato, provate la svið (o svid), la tradizionale testa di pecora islandese. Il capo dell’animale viene segato a metà, abbrustolito sulla brace e infine bollito. La caratteristica tipica della svið è il fatto di essere servita completa di occhi, lingua e cervello. Può essere consumata fresca oppure in salamoia.
Harðfiskur
L’harðfiskur è lo snack preferito degli islandesi. Si tratta di strisce di carne di eglefino, un pesce molto simile al merluzzo, essiccate e consumate accompagnate da pane e burro.
Fiskisúpa
Una delle pietanze immancabili in Islanda. La Fiskisúpa è semplicemente una zuppa di pesce, il comfort food degli isolani. Solitamente viene preparata con merluzzo, salmone o halibut, ma esistono alche versioni più ricercate come la zuppa di scampi o quella di aragosta. Quest’ultima in particolare, viene considerata il piatto più sfizioso d’Islanda.
Assieme al pesce, tra gli ingredienti tradizionali troviamo anche cipolla, sedano, aceto, passata di pomodoro, burro e spezie.
Hrútspungur
Letteralmente testicoli di montone. Una volta rimossi dall’animale vengono immersi nel siero del latte, lasciati in ammollo alcune ore e infine pressati dentro una forma rettangolare a creare una specie di torta o terrina. Potete assaggiare questo piatto al naturale oppure ulteriormente processato, ad esempio sotto forma di polpette.
Slátur
Gli slátur sono una famiglia di insaccati il cui ingrediente principale sono le interiora di pecora. La versione più famosa è il lifrarpylsa, a base di fegato. Tutti gli slátur hanno una consistenza morbida e cremosa e possono essere gustati a fette oppure spalmati su una fetta di pane.
Blódmör
Molto simile agli slátur, il blódmör è fondamentalmente la versione islandese del sanguinaccio. Questo insaccato si prepara mescolando il sangue fresco di pecora con pezzetti di strutto, avena, farina di segale, acqua e sale. Tradizionalmente come “contenitore” viene utilizzato il diaframma.
Pylsur
Il pasto prediletto dai bambini e dai turisti squattrinati. I Pylsur sono hot dog di montone insaccati in un budello naturale e vengono venduti letteralmente ovunque sull’isola. In più, oltre ad essere gustosi, sono anche piuttosto economici (circa 4 euro), un fattore da non sottovalutare quando ci si trova in Islanda! Gli hot dog vengono accompagnati da una salsa agrodolce di senape e miele e ricoperti da una cascata di cipolle fresche e croccanti.
Vi diamo un consiglio: se volete assaggiare gli originali, provate quelli di Baejarie Beztu Pylsur (letteralmente “le salsicce migliori della città”), un piccolo baracchino nel cuore di Rejkyavík.
Hangikjöt
Questa pietanza tradizionale islandese consiste in carne di agnello, montone o cavallo, prima affumicata e poi bollita. È un piatto tipico del Natale e viene spesso servito con frittelle di segale e patate lesse.
Hverabraud
Chiamato anche Rúgbrauð, è un pane scuro di farina di segale tipico dell’isola. Ha una consistenza molto densa e un sapore leggermente dolciastro e solitamente accompagna tutti i piatti tradizionali.
Per vivere un’esperienza culinaria particolare, la vera tradizione del pane in Islanda, provate la versione dello Hverabraud cotta sotto terra. Basta sigillare e sotterrare la pentola vicino ad una sorgente geotermica e in circa 24 ore il gioco è fatto!
Carne di Balena e di Foca
L’Islanda è anche uno dei pochi posti al mondo dove è possibile provare la carne di balena e quella di foca. La prima è piuttosto comune, è più simile alla carne che al pesce e viene servita in versione sashimi oppure cotta stile bistecca. La carne di foca invece è molto più rara da trovare.
Dolci Tradizionali Islandesi
Oltre alle portate principali, il popolo islandese ha un debole per i dolci, soprattutto quelli fritti: in Islanda non è mai il momento sbagliato per godersi una frittella! Il piatto dolce più famoso dell’isola è probabilmente la versione zuccherata dello skyr, soprattutto a colazione con l’aggiunta di frutta. Tuttavia, esistono anche altri dessert degni di nota.
Kleinur
Si tratta di ciambelline di pasta fritta dalla caratteristica forma romboidale “annodata”. Generalmente vengono servite con una spolverata di zucchero a velo. Gli islandesi ne vanno matti, soprattutto se abbinate al caffè.
Ástarpungar
Un’altro dolce fritto tipico islandese il cui nome si traduce letteralmente con “palle dell’amore”. Le ástarpungar non sono altro che frittelle tonde ripiene di uvetta e spezie. Ottime da sole, spettacolari con il gelato!
Pönnukökur
Infine, i classici pancakes islandesi! In realtà, questi ottimi dolci locali aromatizzati con zucchero e cannella, assomigliano più che altro a delle piccole crepes. Noi vi consigliamo di provarli a colazione in abbinamento allo skyr.
Cosa si Beve in Islanda
Abbiamo visto cosa mangiare, ma cosa dire riguardo alle bevande? Che siano alcolici o meno, lo scopo principale dei drink islandesi è uno solo: scaldare.
Bevande Alcoliche
Per quanto riguarda gli alcolici, la bevanda preferita dagli islandesi è sicuramente la birra. Le più diffuse sono la Viking, la Thule e la Eglis, ma negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più la cultura delle birrerie artigianali, soprattutto a Reykjavík.
Se siete veri amanti di questa bevanda, programmate la vostra visita attorno al primo marzo, quando in Islanda si festeggia la festa della birra. Bere in Islanda non è economico, ma la compagnia è sempre ottima!
Altre bevande alcoliche tipiche dell’isola sono:
Quest’ultimo è un superalcolico molto potente prodotto dalla distillazione delle patate e aromatizzato al cumino. Il suo nome significa letteralmente “vino che brucia” e potrebbe essere considerato l’acolico nazionale islandese. Il Brennívin è anche soprannominato svarti dauði, che significa “la morte nera”. Tradizionalmente viene bevuto assieme all’hákarl.
Bevande Analcoliche
Parlando invece di analcolici, il posto d’onore spetta al kaffi, il caffè. Gli islandesi non possono vivere senza caffeina, e ne consumano in quantità industriali. Addirittura, alle stazioni di servizio e in molti ristoranti, il caffè viene servito gratuitamente. La versione tradizionale prevede che venga servito bollente e molto molto lungo.
Un’altro drink analcolico molto popolare sull’isola è l’Egils Malt Extrakt, una sorta di birra scura alcool-free molto dolce. Durante il periodo natalizio questo estratto di malto viene mescolato al succo d’arancia, creando il Jólaöl. Inoltre, per qualche strana ragione, gli islandesi sono la nazione con il più alto consumo di Coca-Cola pro capite al mondo.
Per finire, dopo aver assaggiato caffè e bevande, ricordate di bere tutta l’acqua che potete! L’acqua islandese è potabile ovunque sull’isola, è di origine glaciale ed è una delle più pure e incontaminate del pianeta.
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Dorotea Opizzi
Nata a Bergamo, Dorotea è una viaggiatrice instancabile e un’amante della lettura e della scrittura. Il suo obiettivo: visitare tutti i paesi del mondo da sola.
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